E’ il Bando più importante degli ultimi anni, sta aiutando migliaia di giovani italiani a realizzare la loro idea imprenditoriale. Finanziamenti Resto al Sud.
Ovviamente stiamo parlando di Resto al Sud, il bando dedicato ai giovani meridionali che vogliono ricevere un finanziamento per avviare un’attività.
Vuoi scoprire come funziona e tutti i segreti per ottenere il massimo dai finanziamenti resto al sud?
Allora cosa aspetti? Inizia subito a leggere l’articolo!
Buona lettura!
Finanziamenti Resto al Sud
Finanziamenti resto al sud: La misura Resto al Sud prevede un’agevolazione in conto capitale e in conto interesse relativamente ad una spesa max di 50.000 euro nel caso di Ditta Individuale.
Nel caso di una società questa cifra può essere moltiplicata per il numero dei soci, fino ad un massimo di 200.000 euro.
Facciamo degli esempi per una migliore comprensione dei finanziamenti resto al sud:
- una società con 2 soci può avere un incentivo di max 100.000 euro di cui 35% a fondo perduto e il 65% come prestito a tasso zero da restituire in 8 anni a rate semestrali con un preammortamento di 24 mesi;
- oppure una società con 4 soci può avere un incentivo di max 200.000 euro di cui 35% a fondo perduto e il 65% come prestito a tasso zero da restituire in 8 anni a rate semestrali con un preammortamento di 24 mesi;
- infine una società con 5 soci può avere un incentivo sempre di max 200.000 euro di cui 35% a fondo perduto e il 65% come prestito a tasso zero da restituire in 8 anni a rate semestrali con un preammortamento di 24 mesi.
Attraverso il bando, i finanziamenti Resto al Sud sono ammissibili per le seguenti spese:
- nuovi macchinari, impianti e attrezzature;
- materie prime e materiali di consumo, utenze, affitti, leasing, assicurazioni, software informatici e nuove tecnologie, servizi per l’informazione e telecomunicazioni per un massimo del 20% del programma di spesa;
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% del programma di spesa;
Spese che NON possono essere finanziate
- acquisto Immobili (Case, terreni, ecc.);
- acquisto di automobili, furgoni, ecc. (tranne alcune rare eccezioni da verificare);
- i beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e dei parenti o affini dei soci entro il terzo grado;
- la “sostituzione” di impianti, macchinari e attrezzature; beni usati;
- i “contratto chiavi in mano”;
- le spese notarili, le imposte e le tasse;
- l’acquisto di automezzi, ad eccezioni di quelli strettamente necessari al tipo di attività;
- la progettazione e le consulenze per la realizzazione e presentazione del progetto;
- la retribuzione dei dipendenti o dei soci
Resto al Sud Finanziamenti
Con il bando Resto al Sud finanziamenti è previsto un finanziamento bancario nella misura pari al 65% delle spese ammissibili. Cosa significa? Se una società con 2 soci viene ammessa all’incentivo per 100.000 euro:
- 35 mila euro le saranno concessi da Invitalia a fondo perduto
- 65 mila euro le saranno concesso da una banca accreditata a tasso zero
Resto al sud come funziona
Con il bando Resto al Sud, introdotto con il Decreto-Legge numero 91 del 2017, Invitalia consente di coprire il 100% delle spese per nuovi progetti imprenditoriali di giovani fino a 45 anni residenti nelle regioni del Sud Italia (Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Molise e Marche).
E’ un bando cd “a sportello”, cioè che non ha una scadenza determinata, in quanto la richiesta può essere effettuata in qualsiasi momento e l’accettazione è connessa alla presenza o meno di fondi disponibili, oltre che alla presenza dei requisiti.
Resto al Sud è un’agevolazione che prevede l’interazione di 4 soggetti: il soggetto richiedente, Invitalia, la Banca e il Fondo di Garanzia per le PMI.
Ecco i punti principali che spiegano resto al sud come funziona:
- Il soggetto richiedente presenta la domanda ad Invitalia mediante l’apposita Piattaforma
- Entro 60 dal ricevimento della domanda, Invitalia, previo colloquio con il soggetto richiedente, inoltra la Comunicazione dell’Esito della valutazione della domanda
- Se la Comunicazione dell’Esito di Invitalia è positiva, il soggetto richiedente dovrà scegliere l’Istituto di Credito tra quelli accreditati presso Invitalia per l’erogazione del finanziamento. A tale riguardo, si precisa che la concessione del finanziamento non è obbligatoria per l’Istituto di Credito in quanto è sempre oggetto di valutazione del merito di credito;
- la Banca, ricevuta la Comunicazione di Esito positivo da parte del soggetto richiedente, entro 45 gg dovrà comunicare a quest’ultimo l’esito dell’istruttoria del finanziamento. In caso di esito positivo, la Banca lo comunicherà ad Invitalia e, nel contempo, richiede la Garanzia del Fondo;
- ricevuta la comunicazione di concessione del finanziamento da parte della Banca, entro 30 gg Invitalia dovrà inviare al soggetto richiedente il Provvedimento di Concessione definitivo, a fronte del quale la Banca erogherà il relativo finanziamento.
Resto al Sud bando: un esempio concreto
Ma se la banca non concede il finanziamento, in questo caso, come funziona Resto al Sud bando?
Facciamo un esempio:
01/09/2020: il soggetto richiedente riceve la Comunicazione di Esito Positivo da Invitalia
02/09/2020: il soggetto richiedente si rivolge alla Banca X (accreditata presso Invitalia) per ottenere il finanziamento
18/10/2020: entro tale data (45 gg), la Banca X comunica al soggetto richiedente che il finanziamento non viene concesso
In questa fase, il soggetto richiedente può rivolgersi ad altre Banche accreditate presso Invitalia è ah a disposizione altri 135 gg per ottenere il finanziamento.
Infatti, il soggetto richiedente, a decorrere dal ricevimento della Comunicazione di Esito positivo da Invitalia, ha a disposizione complessivamente 180 gg di tempo per ottenere il finanziamento.
Resto al Sud Bando 2020
La Misura Resto al Sud è stata riconfermata anche per il 2020 ma ampliata anche a imprenditori e liberi professionisti che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 45 anni (fino al 07 dicembre 2019 era prevista l’età max a 35 anni).
Dunque, sono due le novità introdotte per resto al sud bando 2020:
- lo spostamento in avanti, di ben dieci anni del limite di età anagrafica;
- l’ampliamento del novero dei soggetti che possono aderire all’iniziativa, essendo inclusi anche coloro che svolgono attività libero professionali, ossia soggetti iscritti ad albi o collegi professionali, nonché esercenti professioni non regolamentate ai sensi della legge 4/2013.
Resto al Sud under 46
Cosa vuol dire esattamente “tra 18 e 45 anni”?
Vuol dire che alla data di presentazione della domanda devi avere 18 anni già compiuti o 46 anni non ancora compiuti. è possibile richiedere Resto al sud 45 anni e non oltre, perchè il limite del bando resto al sud fino a 45 anni.
Resto al Sud liberi professionisti
Sono considerate causa di incompatibilità e quindi non possono presentare la domanda, gli imprenditori o liberi professionisti:
- che hanno rapporti lavorativi a tempo indeterminato per tutto il periodo del finanziamento;
- che svolgono altre attività d’impresa d’esercizio o essere beneficiari negli ultimi tre anni di altre agevolazioni in ambito nazionale per incentivare l’autoimprenditorialità;
- in caso di libera professione, non devono essere titolari di partita Iva nei dodici mesi che precedono la presentazione della domanda, per attività identica a quella per la quale si richiede il finanziamento;
- che, al momento della presentazione della domanda, non abbiano residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Aree del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016 e 2017. Consentito un trasferimento tardivo in caso di accettazione della domanda, purché venga rispettato il termine di 60 giorni, (o di 120 giorni in caso di residenza all’estero) dalla comunicazione di un riscontro positivo alla loro richiesta. Chi ha trasferito la residenza dovrà mantenere la stessa per tutto il periodo del finanziamento.
Ma per le imprese ancora non costituite o i professionisti ancora non iscritti ad un albo o che non hanno ancora aperto la P.IVa, come funziona Resto al Sud ?
Potranno presentare la domanda le società (comprese le cooperative), le imprese individuali costituite dopo il 21 giugno 2017, o le associazioni di persone che si costituiscono, entro 60 o 120 giorni (se residenti all’estero) in seguito all’esito positivo dell’istruttoria da parte di Invitalia.
Resto al Sud cosa finanzia
Con finanziamenti Resto al Sud puoi finanziare le attività imprenditoriali relative alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della manifattura e nella fornitura di servizi.
Quindi resto al sud cosa finanzia? Ecco le attività ammesse:
A – AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
03 PESCA E ACQUACOLTURA
B – ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
05 CARBONE – ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
06 GAS – ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE 07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
08 ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
09 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE
C – ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
10 ALIMENTI – INDUSTRIE ALIMENTARI
11 BEVANDE – INDUSTRIA DELLE BEVANDE
12 TABACCHI – INDUSTRIA DEL TABACCO
13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO
17 CARTA – FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
19 PETROLIO – FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
20 INDUSTRIALE – FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
21 FARMACIA – FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI
22 PLASTICHE – FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
23 MINERALI – FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI
24 METALLURGIA
25 METALLI – FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
26 INFORMATICA – FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI
27 ELETTRONICA DOMESTICA – FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE N.C.A.
29 VEICOLI – FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
30 ALTRI MEZZI – FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
31 MOBILIO – FABBRICAZIONE DI MOBILI
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
D – FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
F – COSTRUZIONI
41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
42 INGEGNERIA CIVILE
43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
G – COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
45 Manutenzione e riparazione di autoveicoli
H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
49 TERRESTRE – TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
50 MARITTIMO – TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA
51 AEREO – TRASPORTO AEREO
52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI
53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITÀ DI CORRIERE
I – ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
55 ALLOGGIO
56 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
Quindi sono attività ammesse B&B, Affittacamere, rosticcerie, pizzerie, pub, etc
J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
58 ATTIVITÀ EDITORIALI
59 CINEMA E TV – ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
60 TV – ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
61 TELECOMUNICAZIONI
62 SOFTWARE HOUSE – PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE
63 ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI – ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE
64 FINANZIARI – ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)
65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
66 ATTIVITÀ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITÀ ASSICURATIVE
L – ATTIVITÀ IMMOBILIARI
68 68.20 — AFFITTO E GESTIONE DI IMMOBILI DI PROPRIETÀ O IN LEASING
M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
69 LEGALI E CONTABILITÀ
70 DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
71 STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE 72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
73 PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO
74 ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
75 SERVIZI VETERINARI
N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
77 NOLEGGIO E LEASING OPERATIVO
78 RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
79 SERVIZI DELLE AGENZIE DI VIAGGIO, DEI TOUR OPERATOR E SERVIZI DI PRENOTAZIONE E ATTIVITÀ CONNESSE
80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
81 SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
82 SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
P – ISTRUZIONE
85 ISTRUZIONE
Q – SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
86 ASSISTENZA SANITARIA
87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE 88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
R – ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO
90 CREATIVE, ARTISTICHE E DI INTRATTENIMENTO
91 BIBLIOTECHE, ARCHIVI, MUSEI ED ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI
92 ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE, LE SCOMMESSE, LE CASE DA GIOCO
93 ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DI DIVERTIMENTO
S – ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
94 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA
96 ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA
Le attività escluse da Resto al Sud
Sono escluse dal finanziamento agevolato Resto al Sud le attività agricole e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
L’elenco dettagliato delle attività non ammesse è contenuto nell’Allegato n. 1 della Circolare n. 33 del 22/12/2017, che qui riportiamo:
ELENCO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ATECO 2007
- Tutta la sezione A – “AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA” ad eccezione della divisione 03 – “PESCA E ACQUACOLTURA”.
- Interamente la sezione G – “COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI” ad accezione della classe 45.20 – “Manutenzione e riparazione di autoveicoli” e della categoria 45.40.3 “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”.
- Tutta la sezione L – “ATTIVITA’ IMMOBILIARI” ad eccezione della classe 68.20 – “Affitto e gestione di immobili di proprieta’ o in leasing”.
- Interamente la sezione O – “AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA”.
- Tutta le Sezione T – “ATTIVITA’ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE”.
- Interamente la Sezione U – “ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI”.
Resto al Sud fondo perduto
Il fondo perduto è concesso nella misura del 35% della spesa ammessa da Invitalia
Resto al sud 2020 attività finanziabili: ristorazione, somministrazione e servizi alla persona
Grazie al bando Resto al Sud potrai finanziare l’apertura di attività collegate alla ristorazione e alla somministrazione. Potrai aprire, ad esempio le seguenti attività:
- ristorante
- gelateria
- pasticceria
- bar
- catering per eventi o matrimoni
Resto al Sud bed and breakfast (Resto al Sud b&b)
Se invece sei interessato all’ambito del turismo e delle ricettività, grazie ai finanziamenti Resto al sud potrai finalmente aprire le attività che trovi di seguito:
- affittacamere
- b&b (bed and breakfast)
- residence
- albergo
- agriturismo camping
- villaggio turistico
- agenzia di viaggi
- tour operator
I finanziamenti Resto al sud finanziano anche l’apertura di attività collegate ai servizi alla persona. Qualche esempio?
- lavanderia
- tintoria
- parrucchiere
- istituti di bellezza
- salone di estetica
- manicure
- pedicure
- studio di tatuaggi
- toletta per animali
- centro benessere
- palestra
- stabilimento balneare
Ma non finisce qui!
i finanziamenti Resto al Sud potranno essere utilizzato anche nell’ambito della formazione e dell’istruzione, ovvero per aprire, ad esempio le seguenti attività:
- scuola di vela
- scuola di danza
- autoscuola
- scuole di lingua
- asilo nido
E nel campo della sanità e dell’assistenza sociale?
Al bando Resto al Sud possono accedere anche le attività che si riferiscono ai servizi di assistenza sanitaria e sociale, che appartengono alla sezione Q, come ad esempio:
- servizi degli studi medici di medicina generale
- attività dei centri di radioterapia
- studi di omeopatia e di agopuntura
- attività degli studi odontoiatrici
- fisioterapia
- attività svolta da psicologi
- strutture di assistenza residenziale, e non residenziale, per anziani e disabili
- servizi di asili nido.
Quali sono le attività che non possono essere finanziate con Resto al Sud?
Resto al Sud franchising
Resto al sud esclude la creazione di qualsiasi attività commerciale sia al dettaglio che all’ingrosso. Che significa?
Con i finanziamenti resto al sud non potrai aprire nessun tipo di negozio, né fisico né online. Quindi un no assoluto ai negozi di abbigliamento, fiori e piante, articoli di profumeria, prodotti per l’igiene personale, piccoli animali domestici, orologi, articoli di gioielleria e argenteria, calzature e pelletterie, articoli sportivi, pesce, carni, verdure, bibite, computer, e così via.
Resto al Sud agricoltura
I finanziamenti Resto al Sud, inoltre escludono tutte le attività legate all’agricoltura ed alla silvicoltura.
Resto al sud presenta la domanda
Resto al sud domanda
Le domande possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Prima di presentare la domanda è necessario:
- registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form
- consultare e scaricare i fac-simile della modulistica
- disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo, in considerazione del fatto che tutte le comunicazioni tra l’Agenzia e i proponenti avvengono esclusivamente via PEC
- successivamente alla presentazione della domanda, nella sezione “Contatti”, i proponenti potranno modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.
La domanda è composta dal progetto imprenditoriale da compilare on line e dalla documentazione da allegare.
Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo mediamente entro due mesi dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti).
Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.
Per predisporre il progetto è possibile richiedere assistenza gratuita a uno dei soggetti accreditati con Invitalia.
Resto al sud modulistica
Imprese individuali/Società costituite – Professioni individuali/Società tra professionisti costituite
- Modulistica presentazione domanda:
– Imprese-Società individuali costituite
– Professioni individuali/Società tra professionisti costituite
Imprese individuali/Società NON costituite – Professioni individuali/Società tra professionisti NON costituite
- Format business plan
- Modulistica presentazione domanda:
– Imprese-Società individuali NON costituite
– Professioni individuali/Società tra professionisti NON costituite
Per le attività libero professionali, sia in forma individuale che in forma di società tra professionisti (Stp) già avviate, sarà necessario aggiungere alla documentazione per la presentazione della domanda anche l’attestazione di iscrizione all’albo professionale/adesione all’associazione professionale.
Progetti resto al sud
Esempio business plan Resto al Sud
In questa sezione vengono esposte i contenuti del business plan resto al sud, ottenuti tramite i finanziamenti resto al sud.
Trattasi ovviamente di un Progetto Imprenditoriale e quindi il business plan ha lo scopo di “dimostrare” la validità dell’idea di business del soggetto richiedente.
Ma quali sono gli elementi necessari da esplicitare nel business plan?
A) L’IDEA DI BUSINESS IN SINTESI
Qual è l’idea di business proposta? Riassumere sinteticamente l’idea di business che si intende realizzare, coerentemente all’individuazione del settore di attività (codice Ateco) indicato in precedenza.
Occorre sintetizzare il progetto, illustrando gli elementi più rilevanti, spiegando quali sono i motivi che lo rendono “unico/vincente”. In essa è necessario esplicitare il modello di business e le sue peculiarità; in particolare:
- Cosa si intende produrre o erogare (prodotti/servizi);
- A chi è rivolta l’offerta, indicando quali sono le tipologie di clientela (clienti identificati in gruppi di appartenenza, sulla base di parametri oggettivi – es: localizzazione; reddito; età; titolo di studio; etc. – e/o soggettivi – es: preferenze culturali; stili di vita; abitudini di consumo; etc.);
- Quali sono i bisogni che si intendono soddisfare, facendo emergere le differenze migliorative rispetto a come sono attualmente soddisfatti dai competitor, diretti e/o indiretti, presenti nel mercato di riferimento;
- Indicare il motivo per cui il team di progetto (o l’imprenditore individuale) ha le caratteristiche giuste per riuscire nell’attività da realizzare.
B) IL TEAM E L’ORGANIZZAZIONE
B.1.1) I soggetti richiedenti
1 Descrivere il percorso professionale, i titoli di studio acquisiti e le capacità/competenze tecniche, commerciali e gestionali dei soggetti richiedenti (o del soggetto richiedente nel caso di imprenditore individuale)
B.1.2) Le esperienze
Si ritiene che le esperienze descritte nella sezione precedente siano coerenti con l’iniziativa proposta? Se sì, perché? In che modo si ritiene possano essere valorizzate nella realizzazione del progetto imprenditoriale?
B.2.1) Altri soggetti (soci della società costituita/costituenda – non applicabile per l’impresa individuale)
Questa sezione deve essere compilata qualora siano presenti in compagine sociale attuale o costituenda soggetti non in possesso dei requisiti di cui all’art.1, comma 2 del decreto-legge n.91/2017. Descrivetene il percorso professionale, i titoli di studio acquisiti e le capacità/competenze tecniche, commerciali e gestionali.
B.2.2) Le esperienze
Si ritiene che le esperienze descritte nella sezione precedente siano coerenti con l’iniziativa proposta? Se sì, perché? In che modo si ritiene possano essere valorizzate nella realizzazione del progetto imprenditoriale?
B.3) L’organizzazione
Come sarà organizzata l’impresa?
Descrivere l’organizzazione che si prevede di adottare per produrre e commercializzare il bene/servizio offerto, evidenziando le attività chiave e specificando quali di esse saranno svolte all’interno dell’impresa e quali verranno invece affidate ad altri soggetti, essendo pertanto oggetto di forniture/consulenze esterne.
Limitatamente alle attività svolte all’interno dell’impresa, specificare se verranno eseguite sotto la esclusiva responsabilità di soggetti facenti parte del team imprenditoriale iniziale (o dell’imprenditore individuale) o se saranno, in toto o in quota parte, affidate ad altri soggetti (personale da assumere, consulenti, società fornitrici, etc.), esplicitando le modalità con le quali tali soggetti verranno coinvolti.
C) ANALISI DI MERCATO
C.1) L’opportunità di business
Perché si ritiene che l’idea proposta sia “vincente”?
Focalizzarsi sul bisogno che si intende soddisfare e sui motivi per cui l’offerta proposta è migliorativa/più competitiva rispetto a quelle attualmente disponibili sul mercato. Qual è il prodotto/servizio offerto alla clientela?
Quali sono le caratteristiche del prodotto/servizio che si intende collocare sul mercato, con particolare riferimento a quelle che si ritiene possano generare un vantaggio per i clienti rispetto alle soluzioni offerte dai concorrenti?
Se i prodotti/servizi costituenti l’offerta aziendale dovessero essere molto numerosi, si consiglia di raggrupparli in macro classi di appartenenza (ad esempio per: bisogni da soddisfare; caratteristiche intrinseche; processo di produzione/erogazione; etc.).
In particolare, per ciascun prodotto/servizio è necessario mettere in evidenza le componenti più significative:
- Caratteristiche (es: tecnologiche; fisiche; materie prime utilizzate; tipo di confezione; servizi annessi; garanzie; qualità; design; riconoscibilità del brand; etc.), la cui combinazione determina un insieme di benefici per l‘utilizzatore;
- Target clienti e bisogni da soddisfare;
- Elementi di innovazione (differenziazione rispetto ai prodotti/servizi dei principali concorrenti) che si intendono introdurre: innovazioni di processo e/o di prodotto/servizio e/o commerciali;
- Ciclo di vita (rispetto a prodotti/servizi già presenti nel mercato di riferimento, indicare in quale fase si trova il prodotto/servizio offerto: lancio; espansione; maturità; declino; rilancio).
C.2) L’analisi della concorrenza
Qual è l’arena competitiva entro cui l’iniziativa imprenditoriale andrà a collocarsi? Chi sono e quali sono le caratteristiche dei potenziali concorrenti (diretti e/o indiretti) con i quali l’iniziativa imprenditoriale dovrà contendersi i clienti?
C.3) Il target di riferimento
A chi si rivolge l‘iniziativa imprenditoriale proposta?
Identificare e descrivere i principali target di potenziali clienti.
Si consiglia di classificare i target clienti in base all’utilizzo di specifici criteri di segmentazione; ad esempio, con un criterio di tipo OGGETTIVO si aggregano i target clienti in base a comuni caratteristiche geografiche, socio-economiche e demografiche (età, sesso, reddito, classe sociale, grado d’istruzione, etc.); con un criterio di tipo SOGGETTIVO si prendono in considerazione comuni caratteristiche culturali, comportamentali e motivazionali (stile di vita, abitudini di consumo, opzioni valoriali, etc.).
C.4) Il mercato potenziale
Qual è il potenziale mercato dell’impresa?
Identificare i confini geografici del mercato, quantificandone i potenziali clienti e quelli che si ritiene di poter sottrarre alla concorrenza.
Per la definizione quantitativa dei clienti che l’iniziativa ritiene di poter acquisire, si consiglia di esplicitare il criterio utilizzato; ad esempio, tenendo conto: della capacità produttiva (o di lavoro) attesa a regime per ciascun tipo di prodotto/servizio, delle abitudini d’acquisto dei target clienti, della loro spesa media per prodotti/servizi in grado di soddisfare lo stesso bisogno, delle quote di mercato dei concorrenti e dei loro punti di forza/debolezza, etc.
C.5) Il prezzo di vendita
Quantificare il prezzo di vendita per singola tipologia di prodotto/servizio ed i criteri utilizzati per determinarlo, rapportandolo (soprattutto laddove dovesse essere più alto di quello dei competitor) al livello qualitativo dei prodotti/servizi offerti o dei servizi associati (es: garanzie, rete assistenza, ecc.)
C.6) Gli Obiettivi di vendita
Indicare i criteri utilizzati per la determinazione delle quantità che si prevede di vendere nell’esercizio di regime (il terzo anno di attività), anche in relazione ai seguenti aspetti:
- Segmenti di clientela e loro quantificazione (vedi sezione C.3);
- Abitudini di acquisto (numerosità degli acquisti in un determinato lasso di tempo);
- Contesto competitivo e quote di mercato/volume d’affari dei principali competitor;
- Produzione annua attesa a regime (cioè la capacità produttiva effettiva, inferiore alla capacità produttiva
massima).
C.7) Il vantaggio competitivo
Spiegare come l’iniziativa imprenditoriale riuscirà ad assumere, rispetto ai competitor diretti e/o indiretti, una posizione di leadership, o, comunque, competitiva, nel mercato di riferimento; questa posizione di vantaggio competitivo dovrà essere ricondotta agli elementi di innovazione/differenziali che l’iniziativa intende introdurre; è inoltre opportuno indicare quali azioni sono previste a incremento/difesa del proprio vantaggio competitivo (almeno fino all’anno di regime).
D) MODELLO DI CRESCITA
In che modo si intende far conoscere l’iniziativa imprenditoriale nel mercato di riferimento al fine di acquisire un numero sempre maggiore di clienti?
Descrivere le strategie promozionali e di comunicazione che saranno adottate per conquistare/incrementare la clientela target, indicando il budget necessario per perseguire tali strategie e se e a quali condizioni ciascuna delle modalità individuate è sostenibile nel tempo.
E) ASPETTI TECNICI
E.1) Le tappe fondamentali del progetto
Quali sono i passaggi necessari per arrivare sul mercato?
Descrivere le tappe principali dello start up d’impresa, soffermandosi sulla quantificazione dei tempi e dei fabbisogni di spesa relativi ai tre momenti chiave di realizzazione del progetto imprenditoriale: la messa a punto del prodotto/servizio nella sua versione prototipale, l’effettuazione dei primi test di mercato, il lancio del prodotto/servizio.
E.2) I fabbisogni e le criticità di ogni tappa
Per ciascuna tappa descritta in precedenza, è necessario evidenziare i relativi investimenti (macchinari, attrezzature, beni immateriali, ecc.), le risorse umane e le risorse economiche necessarie, nonché identificare le principali criticità da affrontare.
E.3) Gli adempimenti amministrativi e/o gestionali
Quali sono gli aspetti “burocratici” cui adempiere?
Descrivere quali sono gli adempimenti amministrativi e/o gestionali (ad es. autorizzazioni, certificazioni, apertura P.IVA, conto corrente bancario, accordi con clienti/fornitori etc.) necessari per l’avvio dell’attività imprenditoriale e la relativa tempistica.
F) ASPETTI ECONOMICI
F.1) Conto economico previsionale
F.2) Le garanzie. Indicare le garanzie che si intendono eventualmente prestare a favore del finanziamento bancario (nella misura massima del 20% del finanziamento bancario)
F.3) Flussi di cassa a supporto della sostenibilità finanziaria dell’investimento
Resto al Sud banche convenzionate
Le Banche convenzionate per la gestione dei finanziamenti Resto al Sud sono tutte le Banche che hanno aderito all’iniziativa. Il ruolo delle Banche è fondamentale nel processo di realizzazione del bando Resto al Sud perchè dovranno concedere il finanziamento nella misura del 65% del totale delle spese ammissibile da Invitalia.
La Banca alla quale si rivolge il soggetto beneficiario delle agevolazioni, raccoglie la documentazione di rito per effettuare l’istruttoria del merito di credito, la valutazione del progetto imprenditoriale, la richiesta della Garanzia del Fondo per le PMI ex legge 662/96, l’erogazione del finanziamento e la gestione delle attività sulla piattaforma Invitalia.
Difatti, una delle novità assolute del bando Resto al Sud è la previsione di accesso automatico alla Garanzia del Fondo.
Ma che cos’è la Garanzia del Fondo?
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
Resto al Sud Garanzia del Fondo
Quindi, in sostanza:
- il soggetto beneficiario delle agevolazioni Resto al Sud, ottenuta la Comunicazione di esito positivo da Invitalia, sceglie la Banca tra quelle convenzionate da Invitalia
- la Banca richiede la documentazione per effettuare l’istruttoria del finanziamento;
- qualora la valutazione sia positiva, la Banca richiede la Garanzia del Fondo. Che cosa significa?
Ad esempio, nel caso di una società composta da 2 soci:
- spese ammesse da Inviatalia: 100.000 euro
- fondo perduto: 35.000 euro
- finanziamento bancario: 65.000 euro
- durata del finanziamento: 8 anni, rate semestrali, comprensivi di 2 anni di preammortamento (cioè, per 2 anni si paga solo la quota interessi)
- se la Banca decide di concedere il finanziamento, richiede la Garanzia del Fondo ossia il finanziamento sarà garantito dallo Stato per l’80% (per 52.000 euro). Per la rimanente parte del finanziamento, cioè per 13.000 euro, la banca può richiedere soltanto garanzie personali, la classica fidejussione
- sul finanziamento saranno applicati gli interessi nella misura max prevista dalla Convenzione sottoscritta tra la Banca ed Invitalia. Ma ciò non costituisce alcun problema per l’impresa in quanto l’interesse è comunque zero.
Resto al Sud esempio contributo
Facciamo un esempio:
- 02 gennaio 2020: la banca eroga il finanziamento di 65.000 euro al tasso del 3%, che si compone 4 rate semestrali di preammortamento (con scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno) e da 12 rate di ammortamento semestrali (con scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno), ovvero:
- 30 giugno 2020: l’impresa paga prima rata di preammortamento di 487,50 euro (solo interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- 31 dicembre 2020: l’impresa paga prima rata di preammortamento di 487,50 euro (solo interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- 30 giugno 2021: l’impresa paga prima rata di preammortamento di 487,50 euro (solo interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- 31 dicembre 2021: l’impresa paga prima rata di preammortamento di 487,50 euro (solo interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- 30 giugno 2022:: l’impresa paga prima rata di ammortamento di 5.904 euro (di cui 487,50 euro di interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- 31 dicembre 2022:: l’impresa paga prima rata di ammortamento di 5.904 euro (di cui 487,50 euro di interessi) e nel contempo Invitalia accredita sul conto corrente dell’impresa il contributo di 487,50;
- e cosi via per altre 10 rate
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